La cioccolata del pellegrino

Perchè si chiama Cioccolata del Pellegrino

Appena entrata a far parte  dell’Associazione Italiana food blogger, prendendo visione del Calendario del cibo Italiano, sapevo già che avrei partecipato alla giornata della cioccolata in tazza.

Avrei seguito l’ambasciatrice  Ilaria Talimani nel suo sofficiblog, contribuendo alla sua giornata con la mia cioccolata del pellegrino, non solo per golosità, ma per poter raccontare un pezzo di storia, anzi un pezzo di molte storie 😉

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Pensavo che il nome “La cioccolata del pellegrino” avrebbe significato qualcosa  solo per gli abitanti di Vicenza e provincia.

Ma dopo aver fatto un po’ di ricerche, per essere più precisa nel racconto, ho capito che avrebbe significato qualcosa per molti di più.

Almeno per tutte quelle persone che, come  pellegrini, sono venuti almeno una volta al santuario della Madonna di Monte Berico.

Un Santuario sopra un Monte, Monte Berico, che domina o vigila la città di Vicenza fino ad arrivare alla corona di montagne del Monte Grappa e dell’Altopiano di Asiago.

Una devozione che dura dal 1428

Una piccola chiesetta costruita in mezzo ad un vigneto, negli anni diventata il più bel Santuario Mariano del Veneto, sorse nel 1428 dopo che, una povera donna, riuscì, dopo vari tentativi a convincere i vicentini, che la Madonna le era apparsa  più volte proprio sopra il monte dove c’erano le vigne del marito.

La bellissima Signora apparve a Vincenza, questo era il nome della donna.

Le diede  precise istruzioni  indicandole dove doveva sorgere la chiesa che avrebbe difeso e liberato i vicentini dalla terribile pestilenza

Le  assicurava inoltre  che quanti si fossero  recati nella prima domenica del mese in pellegrinaggio al Santuario,  avrebbero ricevuto grazie abbondanti…

Ed è così che dal 1428 il Santuario della Madonna di Monte Berico è diventata meta di pellegrini che a piedi o motorizzati, arrivano di mattina presto  in devozione alla Madonna, per chiederle grazie e per devozione …

Ma  qual’è la prima grazia che ricevono i Pellegrini della Madonna di Monte Berico?

Oltre alla bellezza del panorama e alla bellezza del Santuario, ampliato su disegno di Andrea Palladio, la prima grazia dei pellegrini è la cioccolata calda del Pellegrino, servita con biscotti savoiardi.

Il Pellegrino è diventato un locale storico, oggi purtroppo piegato un po’ alle esigenze di mercato,  che da sempre ha ristorato e “graziato” con la cioccolata calda gli infreddoliti pellegrini.

Cioccolata e cammini di fede  che cosa li accomuna?

La cioccolata, chiamata anche bevanda degli Dei, arrivò in Europa dopo la scoperta di Cristoforo Colombo e rimase esclusivamente  degli Spagnoli fino al 1615, anno in cui Anna d’Austria, figlia del re Filippo di Spagna, sposò Luigi XIII di Francia.

Non so, se questo fu un matrimonio felice, è certo che rese felici tutti noi 😉

Infatti è merito di questo matrimonio che venne esportata la cultura del cioccolato  facendola dilagare in tutta Europa,  Italia compresa.

Nel 1615 e ben oltre, si viaggiava prevalentemente per guerre di conquiste e per motivi di fede oltre che per commercio.

Ed eccoci arrivati al nostro Santuario da sempre custodito da un ordine di frati  i Servi di Maria..  😉

Immaginando  i pellegrini infreddoliti e stanchi.

Accolti e sostenuti da preparati e leccornie che in ogni convento venivano fatti, ho immaginato questa mia Cioccolata del pellegrino .

Una cioccolata speziata con un goccio di vicentinità ..la grappa 😉

Una cioccolata corroborante e confortante, da sorseggiare in tranquillità quasi come una meditazione, una preghiera.. consolatoria per l’anima e per il corpo 😉

 

CIOCCOLATA del Pellegrino o cioccolata speziata  per 4 persone

500 ml di latte

1 cucchiaino di spezie miste macinate, (noce moscata, cannella, vaniglia, chiodi di garofano, anice stellato)

250 gr di cioccolato fondente

4 bastoncini di cannella

100 ml di panna leggermente montata

3 cucchiai di grappa barrique

PREPARAZIONE

Versate 400 ml di latte in un pentolino e unitevi le spezie macinate.

Rompete il cioccolato a pezzetti e aggiungetelo ai 100 ml  latte rimasto

Mettete i due pentolini suol fuoco lento e mescolate molto bene il latte con il cioccolato,

aggiungendo un po’ alla volta il latte con le spezie, per ottenere la densità voluta.

Mettete 1 bastoncino di cannella in ogni tazza e versatevi la cioccolata,

guarnite con la panna leggermente montata.

Spolverizzate con noce moscata e servitela ben calda

Segreti del cuoco:

Se usate un bastoncino di cannella per mescolare,

darete alla cioccolata un sapore peculiare e allo stesso tempo delicato.

Gustate la cioccolato con dei buoni Savoiardi come da tradizione 😉

Cioccolata speziata

 

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