Crostata di pistacchi

 

 

La mia passione per la cucina nasce da una pastafrolla che, a detta di mia madre, non si impastava e quindi stava finendo direttamente nella pattumiera!

Correva l’anno 1973 ed io avevo 9 anni, quando mia mamma  decise che non avrebbe più fatto la sua classica torta di mele nè la  ciambella.

Non ricordo se dovevamo festeggiare una ricorrenza ma ricordo benissimo i suoi nervi quando cercò di impastare la frolla senza riuscirci, seguendo la ricetta della sig.ina  Ornella,  la maestra del 3°piano alla quale invece le crostate venivano meravigliosamente bene.

Non lo so se in quell’occasione a mia madre era scattato un moto di orgoglio oppure se provava vergogna nel chiedere, come aveva sempre fatto fino a quel momento, il favore alla sig.ina Ornella di prepararle la crostata.

Sicuramente sarà stata un’occasione speciale, perchè la crostata e le torte della sig.ina Ornella venivano richieste solo per le occasioni speciali mentre i dolci da mia madre venivano fatti solo per le domeniche in famiglia.

Comunque per farla breve, questa frolla alla Sig.ra Luisa, mia madre, non voleva proprio riuscire, mille briciole erano sparse sulla spianatoia e lei era diventata nervosa come una pila elettrica!!!

Stava già raccogliendo tutto pronta per rinunciare alla crostata e buttare le mille briciole nella pattumiera quando le chiesi di lasciarmi provare.

Forse fu solo il dispiacere di veder buttare tutti gli ingredienti che  la fecero decidere di lasciarmi provare cedendomi il grembiule e …. io ci riuscii;)

tra il suo stupore, l’orgoglio e un pò di sconforto, ma  da  quel momento in poi, ebbi l’incarico  di addetta ufficiale ai dolci, seguito  poco tempo  dopo da  quello di addetta agli antipasti.

Ricordo ancora oggi che le mie mani sapevano come muoversi,

il fatto di aver osservato spesso la maestra Ornella mi avevano impresso nella memoria come fare, ricordo quella strana sensazione delle mani che si muovevano in maniera quasi autonoma, la stessa sensazione che  poi ho riprovato  facendo i crostoli per i quali ripetevo i movimenti osservati dalla nonna Marcella.

Da allora la frolla, ma diciamo i dolci in genere, è ciò che più mi piace fare… ma forse di questo ve n’eravate già accorti!

Mi capita ora di guardare con una certa tenerezza e nostalgia  #juniormasterchef, programma molto dibattutto ma anche molto seguito, e ritorno indietro con la memoria a quanta soddisfazione provavo anche io da bambina nel fare dolci nuovi, mettermi alla prova in sempre nuove sfide, tanto da voler sempre fare  cose diverse e rifare le ricette solo per cercarne la perfezione!

Oggi alla fine non sono cambiata molto, sono rimasta la bambina di 9 anni che gongola quando sforna una torta

ed  ho gongolato molto  quando ho sfornato questa,  ma soprattutto quando l’abbiamo mangiata!)

 

 

INGREDIENTI PASTA FROLLA

300 gr di farina

150 gr di burro

60 gr di zucchero

60 gr di zucchero di canna

3 tuorli

PER IL RIPIENO

100 gr di pistacchi di Bronte

80 gr di mandorle pelate

4 tuorli

120 gr di zucchero

100 ml di panna fresca non montata

2 cucchiai di rum

1 limone non trattato

5 albumi

1 cucchiaio di succo di limone

zucchero a velo

PREPARAZIONE

  1. Per preparare la pasta frolla,  disponete la farina a fontana con al centro lo zucchero, il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzetti e i 3 tuorli, mettendo da parte gli albumi; impastate velocemente, fate un panetto e mettetelo in  frigorifero per almeno 1 ora. La pasta frolla si può preparare anche dentro un mixer o con una planetaria, è un impasto che non dovendo lievitare non ha la necessità di essere molto lavorato.
  2. Preparate una tortiera di 24 cm a bordo non molto alto foderandola con carta forno oppure imburrandola e infarinandola.
  3. Dividete l’impasto in due parti, di cui uno deve essere più grande dell’altro.
  4. Tirate la metà più abbondante e foderate la tortiera, tirate anche l’altra parte ma lasciatela da parte perchè prima dovrete preparare il ripieno.
  5. In una terrina lavorate finchè saranno bianchi e spumosi i tuorli con lo zucchero.
  6. Tritate grossolanamente i pistacchi con le mandorle e aggiungeteli ai tuorli montati.
  7. Grattuggiate la buccia del limone dopo averlo ben lavato ed asciugato, aggiungete il rum, la panna e amalgamate bene il tutto.
  8. In una seconda terrina montate gli albumi di 5 uova con il succo di limone, ve ne rimarranno 2 che io vi consiglio di conservarvi perchè potrete utilizzarli per qualche altra preparazione, come i brutti ma buoni oppure le classiche meringhette.
  9. Incorparate delicatamente  gli albumi montati all’impasto di uova con i pistacchi, amalgamate bene il tutto e versatelo dentro la tortiera foderata con la pasta.
  10. Coprite con il secondo disco tirato e sigillate bene i bordi con la forchetta.
  11. Cuocete in un forno caldo a 180° per corca 45 minuti.
  12. Tirate fuori la torta, fatela raffreddare e mettetela su un piatto da portata, spolverizzandola infine con lo zucchero a velo.

Potete accompagnarla con un Vino bianco fermo, come Torcolato o Malvasia passito di terra di Sicilia, come ad esempio il vino che vi proponiamo tra le nostre offerte, il  Torcolato Sarson 2009

foto Paola Ciuga e co 008

 

 

 

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