Vino rosso di Toscana IGT, cantina Villa Ripa ad Arezzo
Il Vino rosso di Toscana IGT prodotto dalla cantina Villa Ripa di Antria in provincia di Arezzo, è il vino che mi è stato abbinato per l’iniziativa natalizia promossa dal Movimento Turismo del vino Toscana in collaborazione con AIFB.
“Bacco Natale” è nome dell’iniziativa ed è un premio enogastronomico il cui giudizio finale verrà dato da una giuria tecnica che decreterà il migliore abbinamento cibo-vino.
Ogni food blogger coinvolto deve realizzare un piatto ispirato al Natale che ben si abbini al vino assegnato.
Il Vino Rosso di Toscana di Indicazione Geografica Tipica che mi è stato mandato, viene prodotto nel territorio aretino in un antico casale del 1558, Villa Ripa.
Il marchio IGT, meno conosciuto delle DOC e delle DOCG, è riservato ai vini la cui produzione avviene nel territorio geografico dichiarato. Il Vino Rosso Tiratari, questo è il nome del vino assegnatomi, viene prodotto nelle terre del Chianti di Arezzo nel cuore della Toscana da uve di Sangiovese e di Sirah.
Dal 2010 il marchio IGT è compreso nel marchio conosciuto dalla comunità europea IGP.
Come lo abbinerò questo vino? Con il pesce per la sera della Vigilia oppure con il primo o secondo piatto per Natale?
Vino Rosso di Toscana IGT: caratteristiche organolettiche
Vino Rosso di Toscana IGT, prodotto nelle antiche cantine di Villa Ripa.
È prodotto con il 75% di uve di Sangiovese e il 25% di uve di Sirah. I vitigni vengono coltivati sulle colline di Arezzo a 300 mt di altitudine. La vendemmia avviene tra la fine di settembre e la prima decade di Ottobre. Il primo anno viene affinato in botti di rovere mentre nel secondo anno completa l’affinamento in bottiglia. Dopo due anni dalla raccolta è pronto per essere consumato.
Come si presenta:
- alla vista è di un bel rosso rubino intenso e brillate,
- al naso si sente il profumo della frutta rossa, della viola selvatica, leggermente del pepe e si sente il profumo lasciato dall’affinamento in rovere.
- Al palato ha un sapore tondo ed armonioso ed elegante con tannini morbidi ma decisi.
Ha una gradazione alcolica di 13.5-14%Vol e la temperatura di servizio deve essere intorno ai 18°.
Cristiano Cini, presidente dell’AIS Toscana, usa una parola per definire questo vino: equilibrio.
Il vitigno Sangiovese, che sta prendendo sempre più l’identità del territorio toscano con la caratteristica scorrevolezza gustativa, viene compensato da quel 25% di Sirah, vitigno le cui origini sono ancora in forse tra la Siria e Siracusa. La Sicilia è peraltro oggi la terra che meglio interpreta la coltivazione di Sirah. È il palato che alza lo spessore del Tiratari, la sensuale e rotonda speziatura rotonda e mai aggressiva e la freschezza che lascia un ricordo sempre positivo.
Non è scontato l’abbinamento di questo SuperSangiovese sposato ad un Sirah che non ne copre le qualità gusto olfattive ma al contrario le esalta.
Come abbinare il vino Rosso di Toscana IGT
C’è qualcosa di alchemico nell’uso del vino in cucina. Un piacere arcaico che porta i pensieri al tempo in cui le cucine profumavano di spezie e di aromi, padroni indiscussi della cucina. Il vino nella storia ha sempre avuto il compito di armonizzare: profumare i grandi piatti di carne, insaporire sughi e e ragù, donare aromaticità anche alla cottura dei pesci, ma ha avuto anche il compito di coprire e rendere commestibili le carne selvatiche. Basti pensare alle lunghe marinature in vino.
Come abbinare quindi un vino Rosso come il Tiratari?
- Primi piatti: con l’immancabile risotto preparato con brodo di carne e 3 bei bicchieri di vino per portarlo a cottura; con le Tagliatelle al ragù alla bolognese ma anche alla napoletana; con i Tagliolini speziati al curry che, con questo vino profumato a mio parere, si abbinano bene; con la minestra maretata e con gli gnocchi alla romagnola, con salsiccia, legumi e verdure.
- Secondo piatto: con il pollo alla cacciatora, il coniglio in tecia (ricetta vicentina) o le salsiccie al vino
- Pesce: alcuni tipi di pesce possono esser accompagnati con il vino rosso, soprattutto i pesci più grassi come lo sgombro, il capitone, l’anguilla.
- Dolci: con il castagnaccio o le pere cotte al vino.
Ma se penso al mio Natale, penso al pasticcio con il ragù alla bolognese. Un piatto che preparava ogni Natale la mia nonna materna, con grande gioia e stupore di tutti i commensali, perché negli anni ’70 non era una preparazione così usale. Per lasciarli al loro fascino e non essere scontati, anche io lo preparo sol una volta all’anno, il giorno di Natale.
Ricetta primo piatto abbinato al vino rosso di Toscana IGT
Lasagne con salsiccia, radicchio rosso di Treviso e fonduta di Asiago stravecchio
ispirata dal mio pasticcio natalizio, ho preparato una lasagna falsa d’autore.
Pasta per lasagna fatta in casa, nella quale ho aggiunto mezzo cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro per renderla più colorata e darle anche maggiore sapore. Il ragù l’ho preparato con le salsicce, il radicchio di Treviso, la noce moscata e il pepe garofanato.
La besciamella l’ho sostituita con una fonduta fatta con Asiago stravecchio e panna da cucina.
Ingredienti per 2 persone
Per il ragù di salsiccia e radicchio:
- 2 salsicce,
- gambi di radicchio di Treviso, 2 se di dimensione regolari,
- pepe garofanato,
- 1 scalogno piccolo,
- 1 foglia di alloro.
Per la pasta:
- 200 gr di farina per pasta fatta in casa,
- 2 uova, se possibile quelle pastaiole,
- mezzo cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro,
- una presa di sale,
- farina di semola di grando duro per la spianatoia.
Per la fonduta di formaggio:
- 150 gr di Asiago stravecchio e di altro formaggio stagionato,
- 150 di panna da cucina.
Preparazione della pasta
- Metti la farina a fontana in una spianatoia
- Rompi al centro le due uova
- Aggiungi il concentrato di pomodoro e la presa di sale
- Inizia a sbattere le uova dal centro allargandoti piano piano verso l’esterno e incorporando un po’ alla volta la farina
- Quando l’uovo ha incorporato tutta la farina, inizia a lavorare bene con le mani. Usa il palmo della mano. Spingi la pasta in avanti e poi ripiegala indietro. Continua così finché non sentirai sotto le mani un impasto liscio ed elastico.
- Forma un panetto e lascialo riposare dentro un sacchetto per alimenti.
Preparazione del ragù.
- Fora con i rebbi della forchetta le salsicce e mettile a fuoco basso in una padella antiaderente con il coperchio, per farle sgrassare.
- Nel frattempo lava il radicchio, tampona l’acqua per asciugarlo e taglialo prima a fettine di 0,4 mm e poi sminuzzalo ancora.
- Togli la salsiccia dalla padella, togli il budello e sminuzza per bene anche la carne della salsiccia.
- Togli il grasso della salsiccia dalla padella antiaderente, metti un filo di olio e fai rosolare uno scalogno precedentemente sminuzzato per bene, insieme ad una foglia di alloro.
- Quando si è ammorbidito, aggiungi la salsiccia e falla sfumare con il vino rosso di Toscana IGT. Aggiungi il radicchio trevisano e verso la fine della cottura regola di sale e aggiungi il pepe garofanato. Tempo di cottura circa 15 minuti
È il momento di tirare la pasta. Ti serve il matterello e una sfogliatrice.
- Taglia il panetto a piccoli pezzi.
- Appiattiscili a rettangolo con il matterello
- Passali alla sfogliatrice, partendo dal primo livello, dallo spessore più grande fino ad un livello medio. Nella lasagna c’è chi ama la pasta sottile sottile e chi invece la vuole spessa. Io amo una via di mezzo più sottile che spessa.
- Preparati delle strisce a rettangolo, oppure fai dei quadrati per comporre la porzione direttamente dentro il piatto.
- Metti le sfoglie di pasta sulla spianatoia dove sotto avrai messo della semola di grano duro per non farle attaccare e cospargi un pò di semola anche sopra le sfoglie.
Preparazione della fonduta
In una casseruola per bagno maria, metti la panna da cucina a scaldare, quando è calda ma non deve bollire, versa il formaggio grattuggiato che deve sciogliersi senza stracciarsi, aggiungi della noce moscata e del pepe garofanato alla fine di tutto.
Ora metti sul fuoco una casseruola con l’acqua per cuocere le sfoglie.
Quando l’acqua bolle aggiungi 3 bicchieri di vino e del sale, riporta a bollore e immergi le sfoglie. Tempo di cottura 5 minuti, ma assaggiale, perché dipende da quanto le hai tirate sottili o meno.
Componi la lasagna mettendo sul fondo del piatto un sottile strato di fonduta, poi il quadrato di sfoglia, un sottile strato di fonduta e sopra il ragù di salsiccia e radicchio. Continua così per due o tre strati e completa l’ultimo strato con della fonduta e sopra aggiungi un cucchiaio di ragù che completerai con una grattugiata di formaggio a piacere.
Un buon bicchiere di vino rosso di Toscana ed è quasi Natale anche se la lasagna è un falso d’autore!
Ricette con il vino rosso
- L’anno scorso ho avuto il piacere di essere abbinata al vino Nobile di Montelpulciano con il quale ho preparato la guancetta di vitello brasata al vino rosso
Paola Sartori
Comunico le aziende ed i prodotti usando parole gustose. Mi piace servire in tavola racconti di progetti appetitosi. Consulente di web marketing, copywriter appassionata di storie di cibo e turismo enogastronomico. Founder di Prelibata
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