• Vino Nobile di Montepulciano Podere Casanova

Vino Nobile di Montepulciano

Il Vino nobile di Montepulciano è un vino rosso importante, profumato e asciutto che si aggira sui 12,5° e che può essere abbinato sia a piatti di carne che a primi caserecci tipici della cucina di tradizione, a formaggi stagionati e a verdure di carattere, oppure a dolci rustici di frutta secca, castagne e prugne.

Ritornato al vecchio splendore qualitativo, il vino rosso Nobile è l’espressione di un territorio specifico della provincia di Siena. La diversa tipologia di terreno, il clima con forti escursioni termiche e l’impegno delle cantine ad una coltivazione naturale e sostenibile ha riportato questo vino sul podio dei migliori vini rossi italiani.

Dove nasce il vino Nobile di Montepulciano

Il vino nobile di Montepulciano deve il suo appellativo di “nobile” al fatto che la sua produzione, realizzata  in una ristretta zona del territorio di Montepulciano in provincia di Siena, un tempo era curata dalle famiglie nobili del luogo.

Tra le DOCG toscane il Montepulciano è il vino con la più lunga tradizione enologica documentata.

Viene detto anche il Re dei vini rossi, come scrisse in un ditirambo Francesco Redi, ed è proprio a causa della sua importanza che questo vino rosso è stato l’ultimo ad essere toccato dalla rivoluzione qualitativa avvenuta negli ultimi trent’anni in Toscana.

L’utilizzo di una percentuale non consona di uve bianche nell’uvaggio e quello di cantine con strutture vecchie e arretrate hanno rallentato il ritorno del Nobile alla sua antica importanza. Ma dagli anni ’90 investimenti e crescita continua hanno portato la Denominazione a quel livello che le spetta di diritto. La DOCG disciplina e tutela la coltivazione dei vitigni che devono trovarsi ad una altezza che va dai 250 ai 580 metri sul livello del mare e che devono essere realizzati con i metodi tradizionali a spalliera, a Guyot e a cordone speronato.

Vino Nobile di Montepulciano: caratteristiche organolettiche

Il vino Nobile di Montepulciano presenta un colore rubino che tende al granato con l’invecchiamento. Ha un profumo intenso e caratteristico che ricorda un po’ la viola, la prugna, le spezie e i profumi di sottobosco. Il sapore è asciutto, persistente ed equilibrato con un vago sentore di legno.

Deve essere servito ad una temperatura tra i 18 e i 22°C, la gradazione minima deve essere di 12,5°.

Questo meraviglioso vino rosso viene prodotto con:

  • il 70% minimo di uve di Sangiovese che nella zona viene chiamato anche Prugnolo Gentile.
  • il Canaiolo nero con un massimo del 20%.
  • un 10% che può essere di altri vitigni a bacca bianca autorizzati della zona, con l’esclusione di tutti quelli aromatici ad eccezione della Malvasia e del Chianti.

L’invecchiamento obbligatorio per questo vino è di almeno due anni a decorrere dal gennaio successo alla vendemmia. Il Vino Nobile di Montepulciano può portare in etichetta la qualificazione Riserva con un invecchiamento di tre anni, di cui sei mesi di affinamento in bottiglia e  una gradazione minima di 13°.

È un vino rosso che ha una ottima conservazione con una buona tenuta nel tempo per un periodo medio che va dagli 8 ai 12 anni.

Vino Nobile di Montepulciano Cantina Podere Casanova

 

Come abbinare il vino Nobile di Montepulciano

Con il Nobile di Montepulciano, che ha un gusto fruttato e un aroma particolare, viene ben esaltata la sapidità della carne.

Siamo in Toscana e uno dei più classici abbinamenti è quello di accompagnarlo ad una bistecca alla Fiorentina, ma questo vino rosso viene valorizzato anche con arrosti di carne rossa o bianca, con spezzatini, brasati, selvaggina e con pollame nobile, come la polenta con le quaglie.

Si abbina bene ai cibi ricchi di spezie dolci come i chiodi di garofano e la cannella, come gli spiedini turchi di agnello e la tajine di agnello cotta con le prugne.

Primi piatti con il Vino Nobile di Montepulciano

Questo importante vino rosso può accompagnare anche dei primi piatti di una certa sostanza come: le lasagne con il ragù di carne, i pinci, le pappardelle al cinghiale oppure le tagliatelle fatte in casa condite con i funghi e leggermente piccanti.

Piatti vegetariani con il Vino Nobile di Montepulciano

I piatti vegetariani che possono essere abbinati al Nobile dovrebbero essere a base di melanzane, funghi, radicchio e può accompagnare anche formaggi a pasta dura come il Grana Padano, Parmigiano Reggiano, oppure quelli stagionati come il Pecorino Toscano, il Romano e quello di Pienza ed infine lo si può provare con Emmenthal, Groviera, Montasio e Sbrinz.

Dolci abbinati al Vino Nobile di Montepulciano

Si può chiudere anche il pasto con questo favoloso vino se, come dolce, si serve il castagnaccio, ma è ottimo con dei dolci a base di prugne, spezie e frutta secca.

Best Xmas Pairing del Movimento Turismo del Vino Toscana

Sono stata scelta con altre 9 foodblogger a partecipare a questo premio enogastronomico organizzato dal Movimento Turismo del Vino Toscana. Ad ognuno di noi, foodblogger o food writer dell’Associazione Italiana Food Blogger, è stato assegnato un vino diverso per raccontarlo ed abbinarlo ad una preparazione inedita.

Al Vino Nobile di Montepulciano della Cantina Podere Casanova annata 2015 ho abbinato:

Vino Nobile di Montepulciano della Cantina Podere Casanova

Come io nel 2015 ho deciso che i miei racconti sul cibo dovevano oltrepassare il confine delle mie tavolate, per aumentare la consapevolezza dell’importanza delle scelte legate al cibo così i proprietari della cantina Podere Casanova si sono adoperati  per la difesa del paesaggio e contro lo spreco delle risorse.

Fin da giovani si sono impegnati in imprese volte alla sostenibilità dell’ambiente, dal recupero di vecchie centrali abbandonate e riattivate per la produzione di energia pulita alla decisione di ridare nuova vita al Podere Casanova.

La visione è stata sempre la stessa in tutte le loro imprese, sono sempre stati sedotti dalla bellezza, dall’armonia dei paesaggi e dai piaceri del gusto naturale.

I vitigni di Sangiovese, Merlot, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Sauvignon Blanc, Petit Manseng e Grechetto, che crescono in questo piccolo gioiello che i proprietari hanno deciso di far vivere, vengono vendemmiati manualmente. Sono stati aiutati anche da un ambiente pedoclimatico assolutamente favorevole per la crescita di una buona uva, agevolati dalle rilevanti escursioni termiche di questo territorio che ha ad ovest un folto bosco ed ha a est i laghi di Chiusi, Montepulciano e Trasimeno.

Questi suoli danno origine a Cru di grande valore grazie alle diverse tipologie del terreno di impasto misto: sabbia argilla e limo, di ghiaia e sabbia e di ghiaia e argilla.

Dopo essere stata raccolta, l’uva viene trasportata in piccole cassette e viene portata in cantina e disposta su di un tavolo per una prima fase di scelta manuale di “Selezione Uve” e una seconda invece automatica di scelta dei chicchi e viene conclusa con  un terzo passaggio di selezione manuale per la scelta dei chicchi migliori. Questo metodo garantisce la massima pulizia e la massima qualità dell’uva all’ingresso delle vasche di fermentazione in cantina e  consente di avviarla alla vinificazione nel pieno rispetto delle tradizioni enologiche di questa terra toscana.

 

Share

Nessun Commento

    Lascia un commento

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: