• Cocktail bar a Vicenza

Enjoy! Artigiani del bere a Vicenza: scuola per bartender e cocktail bar

Enjoy! Artigiani del bere a Vicenza è una scuola di formazione per bartender e un cocktail bar con una filosofia tutta speciale.

Davide Mastromauro, il bartender che ho avuto il piacere di intervistare descrive Enjoy! come un posto dove stare, chiacchierare, formarsi, rilassarsi e fare rete.

Confermo la descrizione, è un posto veramente pazzesco!

Il locale, che ha appena ricevuto un sapiente restauro, è un punto di incontro tra passato e futuro dal sapore speziato con quell’aria da vecchio blind pig.

Le sale superiori ricordano gli speakeasy, gli esercizi commerciali degli anni venti a New York dove ci si incontrava per chiacchierare di fronte ad un drink alcolico illegale.

È un posto innovativo che accoglie nel calore dell’arredo vintage e dei tanti ricordi che hanno fatto dei distillati delle scuole di pensiero.

Un grande bancone centrale ti accoglie nell’ampia stanza al piano terra. Trovi angoli destinati alla chiacchiera, pareti ricoperte di distillati e spezie adornano le pareti. Tutto è lì per farti provare delle sensazioni e parlare con un nuovo linguaggio di Cocktail bar.

Anche i bicchieri sono destinati ad essere una componente del cocktail e non un mero contenitore.

In fondo alla stanza, quasi a vista, c’è la cucina, per creare quelle essenze che verranno abbinate alla parte alcolica dei drink. Futuri progetti la vedranno regno di cuochi, ospiti di Enjoy!

Che cos’è Enjoy! Artigiani del bere?

Quest’anno di pandemia lo hanno usato per riflettere e progettare il futuro di Enjoy!, nato nel 2013, da un’idea e dall’esperienza di Giacomo Diamante. Oggi è un grande contenitore dal quale partono diversi progetti che, grazie al loro taglio innovativo, centrano perfettamente le necessità del mercato. 

Offrono consulenze a tutte quelle attività che hanno a che fare con il mondo del beverage:

  • cocktail bar,
  • ristoranti
  • aziende produttrici che necessitano di un re-branding dei propri prodotti, in termini di gusto, ricette, immagine ed identità.

Grazie all’ecosistema di professionisti creato attorno ad Enjoy!, forniscono servizi di catering di alta qualità a privati ed aziende in occasione di eventi pubblici e privati. 

Infine, nel cocktail bar, offrono ottimi cocktail e prodotti di alta gamma, miscelati con sorrisi sinceri e atmosfere veramente uniche. 

Intervista a Davide Mastromauro bartender

Davide Mastromauro, classe ’94, più che bartender si definisce un artista. 

O quanto meno riconosce e asseconda il suo animo creativo e il bisogno di esprimerlo in una qual forma di Arte.

Ha frequentato diversi studi d’arte dove ha potuto sviluppare delle capacità grafiche e concettuali che tuttora caratterizzano il suo stile anche nella creazione di cocktail. 

Oggi è un bartender e un formatore di Enjoy!.  Crea drink che raccontano storie di persone e aiuta i neo bartender a migliorare nel proprio lavoro. 

Nonostante la sua giovane età, è grande la sua competenza e ciò è dimostrato anche dai suoi traguardi:

  • Campari Competition – semifinale 2016
  • Gagliardo Competition-finale 2017
  • Liquore delle Sirene Competition- finale 2018
  • Strega Mixology Competition- finale 2019

Con passione mi spiega che cos’è ENJOY! Artigiani del Bere.

Davide: “chiamarla scuola o coktail bar è riduttivo. Siamo un team vivace e pieno di passione e guidati da Giacomo Diamante fondatore di Enjoy!,  abbiamo come obiettivo comune quello di arricchire il “mondo del bar” con innovazione, stile e contenuti.

 

Ed è proprio partendo dalla ricerca del valore che chiedo a Davide, quanto sia importante, il tappo nella valutazione del contenuto della bottiglia.

Mi risponde senza esitazioni: “Il tappo è molto importante”.

Siamo abituati a darlo per scontato a giudicare dalla bottiglia e dall’etichetta. Ma la scelta del tappo è fondamentale nel mondo del wine-spirits ma anche nel mondo della birra, della cosmetica e di tutto ciò che deve essere imbottigliato e preservato dall’ossidazione dell’aria.

Il materiale con il quale viene prodotto un tappo è fondamentale per raggiungere degli obiettivi di funzionalità e sostenibilità e per dare delle sensazioni, importanti componenti dell’experience.

A Davide ho portato il Gin43 di Fred Jerbis chiuso da una tappo a T, prodotto da Tapì Group. T-wood ha la testa di legno di faggio ed il gambo in materiale sintetico ecologico.

Nel video l’intervista a Davide mentre ci prepara un fantastico cocktail, fatto con il Gin43 di Fred Jerbis, tè nero affumicato e sodato, lime fresco e una vaporizzata di cocco affumicato.

 

 

Tapì group azienda di Massanzago, Padova, che produce tappi innovativi

Tapì group è un’azienda produttrice di tappi a Massanzago in provincia di Padova

Nasce circa 20 anni fa e in poco tempo è diventata un’azienda internazionale, producendo tappi funzionali di design e attenti all’ambiente. Hanno risposto alle esigenze di mercato con delle idee innovative che nel tempo sono state comprese ed apprezzate vista la loro crescita. 

L’azienda oggi ha diverse filiali nel mondo sia produttive che commerciali e una rete di distribuzione capillare diffusa in tutto il mondo con sedi anche in Brasile ed Argentina. Produce e commercializza chiusure, quindi tappi. 

Il loro core business è il mondo degli spirit ma sono presenti anche nel mercato del vino e dei condimenti e nei mercati secondari che si stanno sviluppando come quello della cosmetica e della birra. 

Rispettando sempre il loro mantra che è: funzionalità, bellezza e sostenibilità. Producono varie tipologie di soluzioni per i diversi mercati in un mondo così particolare come quello del tappo.

Tante volte il tappo viene visto come un elemento secondario ma in realtà è un elemento molto importante che la storia ci ha insegnato, può avere anche una forte componente iconica del brand. Come è accaduto, per esempio, per il tappo quadrato dell’Amaretto di Saranno.

 Noi, consumatori, siamo abituati a farci catturare più dalla bottiglia. Molto più spesso diciamo: “che bella bottiglia!”, difficilmente ci troviamo a dire:”che bel tappo!”. 

In realtà nella sua complessità e nella complessità di un packaging, il tappo ha un ruolo molto importante. 

L’azienda Tapì group nasce come produttore di tappi sintetici. 

 I produttori di grappa chiudevano le loro bottiglie con tappi in sughero e questi con l’andare del tempo si rovinavano ingiallendo la grappa. All’inizio l’idea di risolvere il problema con un tappo sintetico non è stata ben accolto dai distillatori. 

In realtà ha risolto molti problemi e tutt’ora li risolve. Con il tempo la loro offerta si è evoluta tantissimo e oggi lavorano con tanti materiali, dal legno alla ceramica o ai biopolimeri da fonte rinnovabile di plastica green.

È un’azienda che investe molto nello ricerca e nello sviluppo, inventano il futuro più che combattere nel presente.

Adottano lo stile Steve Jobs, molto più trend setter che follower.

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4 Commenti

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    Serena 25 febbraio 2021 (22:49)

    Bello il punto di vista del bar tender è un ottimo percorso per comprendere l’importanza di elementi di rilievo come un tappo che gioca un ruolo importante non solo nella conservazione ma anche nell’estetica di un prodotto. Bel lavoro Paola

  • comment-avatar
    Lisa 19 febbraio 2021 (21:47)

    Davvero interessante, bellissima intervista

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