Favette dei morti, con mandorle e pinoli
Le Favette dei morti, dolcetti di mandorle, pinoli e zucchero.
Hai sentito come l’aria si è fatta fredda?
Siamo già ad Ognissanti e in un lampo arriverà anche Natale 😉
Questa sera è la notte delle streghe … dicono i bambini, ma lo è già da almeno vent’anni!
Questa sera gireranno, di casa in casa, mascherati, alla ricerca di dolcetti o scherzetti.
Oggi ormai per tutti è la notte di Halloween, ma in realtà questa è sempre stata una serata speciale.
Ricordo che mio padre la sera del 31 Ottobre rientrava a casa sempre con un pacchettino della pasticceria del centro.
Dentro al pacchettino c’erano le favette dei morti!
Dolcetti irregolari dei colori dell’autunno, a forma di fava fatti di mandorle e zucchero.
Ci facevano impazzire, croccanti all’esterno e morbidi all’interno, che i grandi gustavano insieme al caffè o al liquorino.
Diversi da ogni altro dolce, si mangiavano solo in questo periodo e le vetrine delle pasticcerie ne erano piene, insieme alla finta “polenta e osei”
In fondo, anche noi, in ogni regione Italiana, Halloween l’abbiamo sempre festeggiato con i nostri dolci e le nostre tradizioni simili una all’altra ma ognuna con una sfumatura diversa.
Le favette dei morti non mancavano mai
Si dice che la tradizione delle Favette dei morti qui in Veneto nasce dalla tradizionale pasticceria Veneziana, famosa in tutto il mondo per essere una pasticceria semplice, fatta di poche materie prime ma molto buone.
Può sembrare una pasticceria rustica, senza sovrastrutture un pò come le persone, concrete, puntuali ma che arrivano dritte al cuore.
Nasce proprio da una questione di cuore, la tradizione delle Favette dei morti.
Un giovane Veneziano dopo aver tanto navigato, spinto dalla nostalgia per la sua amata, decise che al ritorno l’avrebbe chiesta in sposa.
Pensò di portarle qualcosa di prezioso e raro dentro ad uno scrigno che lui stesso aveva intagliato.
Nei paesi del sud, scoprì le fave che a lui sembrarono come grandi gemme e quindi decise di inserirle nello scrigno.
Dopo mesi passati a bordo, rientrò a Venezia proprio la sera del 31 Ottobre.
Si precipitò a casa della “morosa” e davanti a tutta la famiglia la chiese in sposa donandole lo scrigno con all’interno le fave raccolte mesi prima.
Immaginatevi il disgusto della ragazza quando aprì lo scrigno!
Il povero ragazzo, umiliato dalla brutta figura, si precipitò dal migliore pasticciere di Venezia con lo scrigno e gli chiese di fare dei dolci uguali a quelle brutte fave ma dalla sublime bontà!
Mandorle
Ho usato mandorle Siciliane, coltivate dal signor Calogero nei terreni collinari in provincia di Caltanissetta. La Sicilia è famosa per le sue mandorle, anche se pultroppo in commercio troviamo più facilmente quelle Californiane che hanno molto meno sapore di quelle siciliane. La pasticceria siciliana è famosa per i dolci fatti con le mandorle e questo è un vanto per tutti noi Italiani.
Le mandorle sono anche un’ottima merenda da fare a metà pomeriggio, contrastano il colesterolo, aiutano a prevenire osteoporosi ed anemie e sono ricche di acido folico.
Pinoli
Lo sapevate che il nome di Pinocchio deriva proprio dal Pinolo? Chiamato anche pinoccolo o appunto pinocchi. Anche i Pinoli che sono i semi di alcune specie di Pini, sono ricchi di proteine e di fibra, vitamina B2, potassio, calcio, magnesio e ferro.
Coloranti naturali
Per colorare le favette ho usato, colori naturali, un goccio di alkermes insieme alla barbabietola liofilizzata per il rosso, il verde fatto con gli spinaci liofilizzati e i gialli con la curcuma. Il cacao .. per quelli marroni ovviamente! La natura è così ricca di colori che i coloranti artificiali non ci servono 😉
Gli ingredienti delle “Favette dei morti”
- 80 gr di pinoli
- 120 gr di mandorle
- 400 gr di zucchero
- 45 gr albume
- bacche di vaniglia
- ( 1 uovo medio ha un albume che pesa all’incirca 30 gr, quindi ne serve uno e mezzo oppure un uovo grande)
- un pizzico di bicarbonato di sodio
Per colorarle:
- 1 cucchiaio di cacao
- un cucchiaio di alkermes
- colorante alimentare verde, ti consiglio di cercare la polvere di spinaci ..oppure usare la curcuma e fare le favette gialle
Come si preparano….
- Ti serveribbe un mixer 😉
- Versate i pinoli, le mandorle, lo zucchero e il bicarbonato di sodio nel mixer
- Frullate tutto finemente.
- Aggiungete l’albume un poco alla volta fino ad ottenere un impasto omogeneo
- Suddividere l’impasto in quattro o cinque parti, una per ogni colore, lasciandone una neutra.
- Aggiungete l’ingrediente colorante ad ogni parte di impasto.
- Fate riposare l’impasto in frigorifero, coprendolo con la pellicola a contatto.
- Realizzate con l’impasto dei filoncini come per gli gnocchi e ricavatene delle palline tutte della medesima dimensione.
- Disponete le favette così ottenute su una teglia coperta di carta da forno, quindi infornate a 140°C per 20 minuti circa.
I miei consigli: letture e ricette in tema!
- Nel Blog Timo e Lenticchie la mia amica Daniela, ha preparato il Pan dei Morti Vegano …
Daniela, ha una cucina vegetariana consapevole, attenta alla salute ma anche al gusto!
- Nel Blog Sapori e Dissapori, le amiche Erica e Marianna, nel loro blog a 4 mani, fondono invece la tradizione con l’innovazione, la ricerca e la contaminazione di altre cucine. E’ molto interessante la loro ricetta del “pumpkin-cake” per il thanksgiving-day “
- Se invece hai voglia di leggere, distesa sopra il divano sotto una copertina, ti consiglio di rimanere in Sicilia e con La zia Marchesa di Simonetta Agnello Hornby ti immergerai nella storia e nelle tradizioni sociali e culinarie della Sicilia di fine ‘800.
Tiziana 4 novembre 2018 (14:27)
Bellissimo Paola, grazie.
Tiziana
Prelibata 5 novembre 2018 (17:03)
Grazie Tiziana 😉
Itinera De Gustibus 2 novembre 2017 (9:40)
Deliziose queste favette colorate, un’idea da replicare sicuramente, ma usando, cone te, le polveri naturali.
Da tempo avevo in mente di comprarmi l’essiccatore, la tua ricetta è un motivo in più!
Prelibata 2 novembre 2017 (13:18)
Immagino che cosa riuscirai fare con l’essicatore ..io sarò lì a leggerti!
Erica 1 novembre 2017 (12:01)
Cara amica, i tuoi post sono sempre una miniera d’oro di sapere. Le foto mi proiettano li vicino a te mentre mi racconti queste storie. Leggerti è sempre un grandissimo piacere. Un abbraccio.
Prelibata 2 novembre 2017 (13:17)
Grazieeeeee <3 E'il motivo per cui mi piace raccontare con parole ed immagini, ricette e ingredienti che la vita frettolosa e troppo commerciale potrebbe cancellare dalla nostra vita 😉