Graffe napoletane profumate al liquore Strega
Le graffe napoletane assomigliano all’impasto dei Krapfen o dei bomboloni, sono fritte ed hanno un buco al centro.
Ricoperte di zucchero semolato, sono dei dolci di carnevale che a Napoli trovi tutto l’anno e a tutte le ore.
Ci sono locali storici conosciuti solo per le graffe che vengono prodotte a ruota quasi continua.
Vengono preparate di varie dimensioni: quelle grandi le troviamo nei bar, pasticcerie e panetterie, mentre quelle mignon più spesso compongono i vassoi che vengono serviti durante feste e rinfreschi.
Vedi Napoli e poi muori, si dice, ma il mio consiglio è: prima mangiati una graffa calda alle prime ore del mattino, almeno una volta nella vita.
Ricetta Graffe napoletane
- 300 gr di farina forte
- 150 gr di patate lessate
- 50 gr di zucchero
- 70 gr di burro
- 2 uova intere
- 10-15 gr di lievito di birra
- poco latte tiepido per sciogliere il lievito
- la buccia di limone naturale
- zucchero a velo e zucchero semolato
- mezzo bicchierino di liquore Strega
- sale un pizzico
- olio di arachidi per friggere
Come si preparano le graffe napoletane
- Fai cuocere le patate con la buccia ben lavata.
- Una volta cotte, passale nello schiaccia patate, anche senza sbucciarle, la buccia si fermerà all’interno dello schiaccia patate.
- Disponi la farina a fontana ed al centro metti le patate schiacciate. Lasciale intiepidire.
- Sciogli il lievito di birra con un po’ di latte appena tiepido, la temperatura deve essere sotto i 39° e aggiungilo alla farina e alle patate.
- Versa il resto degli ingredienti e inizia a impastare per almeno 10 minuti.
- Questi tipi di impasti potrebbero, a seconda dell’umidità delle patate o anche dell’aria esterna, richiedere più o meno farina rispetto alla dose indicata.
- Otterrai un bell’impasto liscio e morbidamente elastico, leggermente più morbido dell’impasto della pizza.
- Lascia lievitare l’impasto in una ciotola chiusa con la pellicola, dovrà raddoppiare. Potrebbero servire almeno 4-5 ore.
- Quando sarà lievitato, rimettilo nella spianatoia e, impastandolo, forma un cilindro.
- Taglia il cilindro a fette di 2-3 cm tutte uguali.
- Prendi ogni pezzo e crea un rotolo con il quale formerai un anello. La graffa raddoppia in frittura, quindi fai degli anelli con un diametro di 4 cm.
- Metti una padella sul fuoco con l’olio d’arachide per friggere.
- Tuffa gli anelli nell’olio bollente, girali sopra e sotto due o tre volte e poi tirali su, sgocciolandoli per bene quando saranno dorati.
- Mettili subito in una carta che assorba l’olio e poi passali in un piattino dove avrai messo un po’ di zucchero semolato e alla fine spolverizzateli con lo zucchero a velo.
Graffe napoletane: la storia
La storia delle graffe è una storia di contaminazione, sembra che tutto ebbe inizio nel 1713-14 dopo il Trattato di Utrecht, che mise ordine alle guerre di secessione spagnola e che fece incontrare i napoletani con gli austriaci. Le graffe napoletane sembrano infatti discendere dall’albero genealogico dei Krapfen austriaci.
I Krapfen, nati da un’errore della pasticciera Cacilie Krapf, erano originariamente a forma d’uncino e contaminarono la cucina di molti luoghi d’italia vista la diffusione di paste cresciute fritte, bomboloni, zeppole e affini.
Nel 1830 il Cavalcanti testimoniò la presenza delle graffe napoletane che venivano preparate però solo nel periodo di Carnevale.
Se Carnevale è il periodo della cucina del fritto, possiamo dire che la cucina napoletana fa durare il Carnevale tutto l’anno.
Così è anche per le graffe che oggi si mangiano in qualsiasi giorno e ora: di notte per chiudere una nottata in compagnia oppure per salutare l’alba, insomma qualsiasi scusa è buona per mangiare una graffa calda nel suo cartoccio di carta.
Dove mangiare le Graffe napoletane: i migliori locali di Napoli
I migliori locali a Napoli dove mangiare le graffe a qualsiasi ora e giorno, sono quelli conosciuti tramite il passaparola e le recensioni dei clienti:
- Voglia di Graffa in via dei Tribunali 363, Napoli
- Chalet Ciro a Mergellina
- Casa Infante, via Gian Lorenzo Bernini 43
- La Grafferì Vomero, via Giotto 23
- La Graffa di Edenlandia
In provincia di Napoli a Castellamare di Stabia segnaliamo il re delle Graffe.
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