La Festa del Risotto Italiano
Isola della Scala un paese carico di Riso
Ancora 8 giorni per poter godere di questa fantastica Festa del Riso Italiano.. o meglio del Risotto di Isola della Scala!
Ci troviamo in provincia di Verona, nella bassa veronese, terra ricca di risorgive e bagnata dall’Adige!
Terra carica di riso, la cui coltivazione iniziò prima del 1.600, per volontà della Serenissima Repubblica di Venezia.
La coltivazione cerealicola in questi territori negli anni ’80 venne minacciata dallo scarso valore economico dato ai cereali.
Molti agricoltori, cercando miglior fortuna, convertivano le loro coltivazioni in Tabacco o ortaggi.
Altri più tenaci come Giuseppe Melotti che convertì 2 ettari di terreno in Risaia.
Storia di famiglia, lungimiranza o fedeltà alla propria terra?
Sono queste forse le motivazioni che hanno spinto Giuseppe Melotti e altri suoi compagni a resistere in un momento di crisi.
Certo è, che per merito di questi agricoltori dal 13 Settembre all’8 Ottobre esiste la Festa del Risotto.
Da oltre 51 anni possiamo partecipare al più grande evento italiano dedicato ad un piatto tipico, il risotto.
Ma non solo!
Merito di questi agricoltori e di lungimiranti politiche agricole che il Riso di Isola della Scala, Il Vialone nano è stato il primo in Europa ad ottenere il marchio Igp.
Indicatore Geografica Protetta.
Questi traguardi sono da festeggiare!
Così sulla tradizione della Gazega, la celebrazione della fine del raccolto del riso ad Isola della Scala sono arrivati alla 51° edizione della più grande Fiera dedicata al risotto!
26 giorni nei quali dal lunedì al venerdì si possono gustare oltre al risotto all’Isolana, tipica ricetta del luogo, altre due ricette alternative.
Il sabato e la domenica risotto a pranzo e a cena.
Come le grandi fiere di tradizione medievale, vengono aperti gli stand gastronomici.
L’entrata è gratuita .. ma il piatto di risotto invece si paga, alla democratica cifra di 8€.
Una fiera ricca di 100 eventi collaterali.
- Cooking show
- concorsi gastronomici
- esibizioni
- gare sportive
- gite naturalistiche in bicicletta o a piedi alla scoperta di un meraviglioso territorio.
Alla scoperta di luoghi incantati, tra risaie e grandi Ville Venete, Mulini antichi e rogge d’acqua limpida.
Una rappresentanza di AIFB..alla Festa del Riso e in visita ad una Riseria.
Grazie a Serena Codognola, Isolana, food blogger e presentatrice del Teatro del Gusto della Festa e ad Erica Zampieri, responsabile di Aifb del Triveneto siamo andate a a conoscere da vicino il riso di Isola della Scala, un riso per il quale viene fatta una meravigliosa festa da oltre 51 anni.
Tutte all’azienda agricola Riso Melotti.
Scopriamo prima di tutto, una storia di famiglia, di laboriosità e lungimiranza di una piccola impresa del Nord Est.
Rimango sempre affascinata di fronte alla storia di questi uomini che, con infinita umiltà negli anni e in lavori non semplici, sono riusciti portare a noi un prodotto come in origine.
Senza scendere a compromessi senza cedere al fascino dei grandi numeri fatti velocemente.
Questa etica nel lavoro e nel rispetto della natura oggi ci consegna un riso .. profumato.
Nella riseria Melotti, sempre di più si cerca di mantenere intatti i valori della lavorazione antica.
Come l’essicazione del riso al sole!
Per avere un chicco che raccoglie il sapore del sugo in un modo tutto speciale!
Giuseppe Melotti, in anni difficili di crisi, pensò con lungimiranza al futuro della sua famiglia.
Seminò a mano un ettaro e mezzo di riso.
Iniziò fin da subito a vendere direttamente il proprio riso, anticipando il concetto che oggi si sta diffondendo di filiera corta.
Oggi l’azienda Melotti gestita ancora da Giuseppe e Rosetta insieme ai 3 figli, porta il risotto di Isola della Scala, il Vialone Nano Igp fino a Manhattan!
Come ri-conoscere il Riso, non sono tutti uguali!
- Si semina tra Aprile e Maggio e si raccoglie tra Settembre e Ottobre.
- I piedi, cioè le radici rimangono nell’acqua fino ad Agosto Settembre per mantenere inalterato il microclima adatto alla crescita.
Un tempo veniva raccolto dalle mondine, sgranato e portato nelle aie ad essiccare al sole.
Il chicco ha inizialmente il 23-25% di umidità e deve arrivare a 13%.
Il riso nuovo ha bisogno di riposare per almeno 5-6 mesi, 1 anno per la perfetta stagionatura.
L’essiccazione al sole è molto più lenta di quella fatta oggi artificialmente e non crea microfratture nella parte esterna del chicco.
Le microfratture sono canali preferenziali per assorbire il liquido in cottura, quindi il riso lavorato come una volta, mantiene maggiormente la sua integrità di chicco, anche dopo cotto.
Esistono 110 tipologie di riso, delle quali ne conosciamo molto poche.
Per alcune tipologie di riso, come ad esempio il Carnaroli, a causa di politiche agricole di poca tutela, può essere venduto con il nome di Carnaroli anche un mix di risi appartenenti alla stessa famiglia.
La storia del Chicco diverso, lasciamoci stupire!
C’è una storia che mi è rimasta nel cuore, dopo questo bellissimo tour alla scoperta di un mondo che pensiamo di conoscere.
E’ la storia del “Nero Beppino” , un chicco strano, diverso, raccolto da uno spigolatore dopo la raccolta.
Una piantina diversa, una spiga strana, nella quale Beppino vide del potenziale.
La curò e nella stagione giusta le dedicò un fazzoletto di terra e la piantò, in modo che questa piantina diversa dalle altre potesse esprimere tutto il suo potenziale.
E’ nato così il Riso Nero Beppino, profumato, molto saporito lasciato integrale, perchè possa esprimere al meglio le sue proprietà nutritive e antiossidanti.
Un chicco antico oggi di grande pregio;)
Prossimamente la ricetta con il Nero Beppino ..vi aspetto 😉
Francesca 11 ottobre 2017 (9:54)
E’ iniziato l’autumn food contest da me!
Un contest che tinge di arancio e di colori cammello e nocciola e che ci fa sentire il rumore dell’autunno, l’odore delle torte di mele e della cannella tostata.
Ti aspetto ^^
https://libertycesca.blogspot.it/2017/10/autumn-food-contest-quando-le-mele.html