Il riso del Palladio
Il Riso del Palladio:
Questa ricetta inedita con il riso, partecipa al Contest Rice Food Blogger 2017- Chef Giuseppina Carboni”
Correva l’anno 1578. Ecco come il riso arrivò sulla tavola dei Vicentini a partire dalla fine del 1500:
La Signora Allegradonna, moglie dell’architetto Andrea Palladio, ormai settantenne racconta:
“Non siamo ricchi, ma non ci manca nulla rispetto a quando io, giovane da maritare, rimasi orfana del mio padre falegname.
Pur con la mia magra dote, l’architetto Andrea Palladio mi prese in moglie.
Sempre dobbiamo ringraziare il Signor Conte Trissino, che, con le sue buone parole, fece scegliere il progetto del mio marito per rifare il Palazzo della Ragione, quella che oggi chiamate Basilica Palladiana in quel di Vicenza, nostra città di adozione.
Da quel lontano 1546, il mio marito venne chiamato a progettare le Ville di campagna dei nobili e possidenti Vicentini.
In quei tempi iniziò a non essere più disdicevole occuparsi di terre e di coltivazioni, anzi ogni Nobile del tempo iniziò a sfruttare i possedimenti.
Costruirono Ville di campagne anche per fare le loro feste, costruirono cantine, bonificarono terreni, per coltivare mais e legumi e vino in quantità.
E’ di questi ultimi anni, che il mio marito architetto venne chiamato anche dalle Badesse di S.Pietro per progettare nelle loro terre, vicino alle risorgive, quel che chiamano risaie.
Vogliono coltivare un cereale esotico che porta fortuna e abbondanza e deve essere coltivato in terre sempre bagnate.
Quando la sera ritorna, il mio marito Andrea Palladio, porta nella sua carrozza sempre sacchi di roba buona, grano, piselli, vino, latte, pezzi di carne salada, ed è per questo che, anche se non siamo ricchi, non ci manca nulla!”
RISO AL LATTE E BISI CON RIDUZIONE DI VINO CLINTO
Ingredienti per 8 persone
Ingredienti per la Riduzione di Vino Clinto
2 bicchieri di vino Clinto
1 mela renetta di piccola dimensione
scorza di 1/2 arancia
q.b. cannella regina in stecca, maizena, sale, noce moscata, brodo vegetale.
Ingredienti per il Riso al latte con Piselli
1 Kg riso Vialone Nano
( Il riso semifino è molto più ricco di amido e quindi più adatto alla preparazione del Riso all’onda )
1,5 l di latte intero fresco
1/2 l di acqua
50 gr burro
( 50 gr grana grattugiato facoltativo)
1 fettina di guanciale
1 kg di piselli di Lumignano in baccello
Come si prepara la Riduzione di Clinto o di altro vino
- In una casseruola versate il Clinto e aromatizzate con un pezzetto di cannella, la scorza d’arancia e la mela (non sbucciata) tagliata in 4 spicchi.
- Fate sobbollire per 4-5 minuti, quindi filtrate con un colino.
- Rimettete sul fuoco e aggiungete la maizena sciolta in 2 cucchiai di acqua.
- Lasciate sobbollire per altri 2-3 minuti.
Come si cucina il Riso al latte con i piselli
- Mettete sul fuoco una pentola con il latte e l’acqua, aggiungete i piselli e la fettina di guanciale, portate il tutto ad ebollizione e fate proseguire la cottura finché i piselli li sentirete cotti (al dente).
- Tirate fuori i piselli e la fettina di guanciale e metteteli a parte pronti per essere frullati. Tenetevene un manciata di interi, per decorare il riso.
- Mettete sul fuoco la casseruola per il riso. Mettete una noce di burro e, quando si sarà sciolto, versate il riso e fatelo tostare ( la tostatura avviene quando il riso assume trasparenza)
- Quando il riso è tostato, versate in due, tre volte, il latte con l’acqua sempre caldissimo, facendo attenzione che il riso non rimanga mai asciutto e mescolate.
- Quando il riso sarà cotto al dente, toglietelo dal fornello ( la densità deve essere quella di un risotto “all’onda” ) e mantecate aggiungendo il rimanente burro a tocchetti, se volete, potete aggiungere il grana e un “sospetto” di noce moscata.
- Servite nei piatti e irrorate con la salsa al Clinto.
Perchè ho scelto questi ingredienti:
Gli ingredienti che ho scelto sono tipici della mia terra.
Il riso di Grumolo delle Abadesse e i Bisi di Lumignano sono prodotti a Denominazione Comunale.
Il Clinto ha una storia sulla quale ancora si dibatte.
Il Palladio ha reso la mia città e tutta la provincia una delle più belle espressioni del Rinascimento architettonico, ci conoscono come la città del Palladio, è per questo che ho voluto dedicare a lui la mia ricetta, nel mio primo contest;)
Il dolce dei piselli e del riso cotto nel latte, viene spezzato dal sapore della noce moscata, da quello del guanciale e dall’amaro acidulo della riduzione di Clinto.
Davide 10 ottobre 2018 (17:13)
Complimenti! Condivido con te la passione per il cibo e per la nostra città! Posso chiederti dove hai trovato “l’intervista” ad Allegradonna?
Prelibata 11 ottobre 2018 (9:40)
Grazie Davide,
l’intervista ad Allegradonna è un racconto creato da me frutto della mia immaginazione e dello studio di testi storici fatto per sapere come si viveva a quel tempo nelle nostre terre, che cosa veniva coltivato e su che cosa si basava l’economia e il sostentamento delle famiglie.
Giovanni Diana 26 maggio 2017 (14:39)
Complimenti per questa storia fotografica. Post eccellente.
Prelibata 26 maggio 2017 (15:12)
Grazie mille;)
marina 21 maggio 2017 (11:39)
è impossibile leggere questo post, ammirare i bellissimi utensili che hai usato per preparare una ricetta all’apparenza semplice ma così piena di storia, senza fermarsi a lasciare un commento. Mi piace tutto: il Palladio, i colori, le foto, i tuoi props, il sospetto di noce moscata e per finire adoro questo riso. Ti auguro di vincere il contest, in bocca al lupo! Marina
Prelibata 26 maggio 2017 (15:11)
Grazie Marina, ho vinto solo per avere ricevuto questo tuo bellissimo messaggio.
E’ vero ci ho messo il cuore .. non ho vinto ma va bene lo stesso, il riso è venuto meraviglioso;)