Focaccia Fave e Pecorino
Focaccia Fave e Pecorino
una ricetta ispirata da un’altra ricetta!
Vi è mai capitato di leggere una ricetta e aspettare solo l’occasione giusta per farla?
A me è successo dopo aver visto le meravigliose ricette di Pizza bianca Romana di Tamara Giorgetti del blog “Un pezzo della mia maremma”e di Maria Teresa Cutrone del blog “De Gustibus Itinera” per la giornata della pizza Romana nel progetto Il Calendario del Cibo Italiano.
Frutto dell’ispirazione è questa mia Focaccia Fave e Pecorino per la giornata delle Fave e Pecorino,
una giornata, quindi, che ispira un’altra giornata…fantastico questo progetto del Calendario del Cibo Italiano !
Conoscere la cultura eno-gastronomica Italiana
attraverso la passione di molte foodblogger, significa difendere la Bellezza Italiana,
ciò che insieme all’Arte, la Storia, la Letteratura e le bellezze Naturalistiche ci ha reso famosi nel mondo <3
Purtroppo la bellezza è effimera e, come tante altre, anche quella del cibo deve essere difesa,
raccontando storie di piatti, di ingredienti, di territorio e di artigiani.
Nulla è scontato e la bontà di un piatto meno che mai 😉
Ma ora, bando alle chiacchiere ed iniziamo;
Ricetta della Focaccia Fave e Pecorino,
un matrimonio ben riuscito quello delle fave novelle con il pecorino 😉
Le Fave novelle appartengono alla famiglia delle leguminose, sono il frutto di una pianta tipica, la Vicia faba, dell’Italia del Sud, dove è pure tipico il Pecorino e fortuna vuole che per questo ponte del 1 maggio mi trovi proprio nella mia tana al sud 😉
dove in ogni orto, c’è almeno un filare di fave, sotto i limoni e davanti al mare 😉
INGREDIENTI FOCACCIA
Ricetta ispirata dalla ricetta di Tamara Giorgetti
700 gr di farina forte ( ho usato la Manitoba del mulino di questa zona)
25 gr di semola rimacinata
150 gr di PM appena rinfrescata
430 gr di acqua
10 gr di sale
20 gr di olio
1 cucchiaio di miele
INIZIAMO LA SERA CON IL PRIMO IMPASTO
340 gr di acqua
1 cucchiaio di miele
150 gr di Pasta madre, lasciata sciogliere nell’acqua con il miele
340 gr di farina forte
Impastate tutto con la forchetta e le mani, coprite bene la ciotola con il coperchio o con la pellicola e mettetela in frigorifero a “riposare”.
FASE 2:
Alla mattina verificate quanto è cresciuto il vostro primo impasto, dovrebbe fare delle grosse bolle, io l’ho lasciato fuori dal frigorifero per tutta la mattina e l’ho ripreso a lavorare nel pomeriggio quando l’ho visto quasi raddoppiato e con molte bolle
FASE 2 bis:
In una ciotola preparate i rimanenti ingredienti:
360 gr di farina forte, passata al setaccio per ben arearla
25 gr di semola di grano duro, pure passata al setaccio
Aggiungete l’impasto della FASE 1, che (Tamara chiama Poolish), e con le mani, impastate le farine con l’impasto lievitato, quando si saranno amalgamate, aggiungete piano piano gli
85 gr di acqua con i 10 gr di sale sciolti all’interno
e alla fine aggiungete i 20 gr di olio che verranno assorbiti a mano a mano che lavorerete l’impasto con le mani.
Non ho usato spianatoie ma ho fatto tutto dentro una larga ciotola, piegando e ripiegando l’impasto verso l’interno di sé stesso come se doveste anche inglobare aria oltre agli ingredienti.
Diventerà un impasto molto morbido e liscio, coprite la ciotola con la pellicola e mettetelo a lievitare in frigorifero per la seconda notte,
penso che si potrebbe anche lasciare fuori per 4-5 ore e poi cuocerlo, dipende anche dai vostri tempi 😉
FASE 3 :
Tirate fuori l’impasto dal frigorifero e lasciatelo a temperatura ambiente per 1 ora o due, il tempo dipende mondo dalla vostra Pm e dalla temperatura esterna, quindi tenetelo fuori finché vedrete in superficie delle grosse bolle.
Prendete una leccarda, passatele il fondo con una spennellata di olio, metteteci sopra l’impasto e piano piano con le dita unte di olio, senza rompere le bolle, cercate di stenderlo per tutto lo spazio della leccarda.
Coprite l’impasto con una sorta di coperchio senza che lo tocchi, io l’ho coperto con una seconda leccarda, e lasciatelo riposare per altri 30-40 minuti abbondanti finché il forno acceso al massimo della temperatura si sarà ben riscaldato.
Mettetelo nel forno caldissimo e lasciatelo ad una temperatura altissima, 250° per i primi 10 minuti, poi abbassate il forno a 200° e lasciatelo per altri 10 minuti. In circa 20 minuti la focaccia dovrebbe essere cotta ma dipenderà sempre molto dal forno.
Si espanderà nella vostra cucina un profumo delizioso e la focaccia ne uscirà croccante e lievitata a meraviglia.
Prepariamo Il Paté di Fave e Pecorino
Come si cucinano le Fave fresche? ( per 4 persone)
600 gr di Fave fresche sgranate
1 cipollotto
2 dl di brodo di verdure ( fatto anche con i gusci delle fave)
olio evo qb ( io ho usato il Cima di Mola), olio premiato Slow Food nel 2016, che ha sapori deliziosi e ben si abbina ai legumi)
Odori a scelta:
1/2 cucchiaio di Cumino
oppure delle foglie di menta
oppure del finocchietto selvatico
200 gr di Pecorino semi stagionato ( io ho usato quello delle Pecore Bagnolesi)
PREPARAZIONE
Pulite i cipollotti, tagliateli sottili e fateli appassire in un tegame dove avrete messo 2 giri di olio.
Aggiungete le fave, bagnatele con il brodo e aggiungete uno degli aromi a piacere, a meno che non decidiate di metterli alla fine e fare il paté con tre aromi diversi.
Proseguite a fuoco medio per 15 minuti, finché il liquido sarà quasi del tutto evaporato.
Passate le fave nel passaverdure, così le bucce saranno trattenute.
Raccogliete la purea ottenuta in una terrina, aggiungete 100 gr di Pecorino grattugiato e un filo di olio, assaggiate e salate a piacere.
FOCACCIA FAVE E PECORINO
Prendete la vostra focaccia, tagliate i bordi laterali e dividetela in 4 o 6 parti
Scavate un po’ al centro un piccolo incavo, metteteci un poco dei rimanenti 100 gr di pecorino che avrete sminuzzato grossolanamente,
il paté e sopra altri pezzetti di pecorino. Guarnite con una fava fresca e una fogliolina dell’odore che avrete usato per insaporire il paté di Fave.
Un buon bicchiere di vino bianco o rosato e la giornata Fave e Pecorino è festeggiata 😉
Maria Teresa 7 maggio 2017 (0:35)
Che meraviglia Paola! Sorpresa ed emozionata per aver trovato la menzione del mio articolo, grazie carissima <3
Vedo che il lievito madre è in ottima forma 😉
bacioni
Maria Teresa 7 maggio 2017 (0:31)
Meravigliosa Paola! E che sorpresa e che emozione trovarmi menzionata da te, grazie carissima <3
Vedo che la pasta madre è in ottima forma 😉
Bacioni
Maria Teresa
alessandra 3 maggio 2017 (18:12)
Ecco. sono l’unica a cui non e’ riuscita quella ricetta (ma da quando vivo a singapore, difficilmente va bene alla prima.. devo ritarare l’idratazione sulla umidita’ di qui)..solo che adesso mi mangerei il tavolo, altro che farmene una ragione. E complimenti anche per la realizzazione col lievito madre: focaccia a dir poco bellissima!
Prelibata 9 maggio 2017 (16:54)
Grazie Alessandra 😉
Katia Zanghì 1 maggio 2017 (23:29)
Sono ammirata! Dal post e dalle foto. Penso che proverò anche la tua versione di pizza bianca con lievito madre. Se già era buona con quello di birra…
Prelibata 2 maggio 2017 (10:29)
Si infatti anche per me è stata una piacevolissima sorpresa, il lievito madre mi affascina molto ma non ne ho ancora una piena padronanza, essere riuscita a modificare la ricetta con l’utilizzo del lievito madre ed avere quelle grandi bolle è stato un grande successo 😉
Giuliana Fabris 1 maggio 2017 (20:55)
che bellezza, e che gola! Già quel puré di fave coi pezzetti di pecorino sono un richiamo irresistibile, metterci anche la pizza bianca, chettelodicoaffà! Complimenti sinceri.
Prelibata 2 maggio 2017 (10:26)
Grazie mille Giuliana .. si era veramente molto buona ..chettelodicoaffà! 😉
Tamara Giorgetti 1 maggio 2017 (19:32)
Paola non ho parole, ma sul serio, hai scritto un trattato sulla pizza e sulle fave e pecorino, cara ragazza già vedere quel giardino/orto mi è venuta in mente la mia maremma e poi tutta la tua descrizione che sembra un racconto, brava brava brava e belle anche le foto…saluti carissimi
Prelibata 1 maggio 2017 (19:43)
Grazieeee mi hai fatto arrossire e sono senza parole 😉
Patty 1 maggio 2017 (11:52)
Un’idea davvero splendida e golosa che farebbe la felicità della figlia e del consorte. Perché si sa che alla pizza bianca non si dice mai di no, e trovare nuovi modi per lusingarla è uno sport davvero divertente.
Sarei felice di essere parte della tua combriccola per la scampagnata di oggi, perché il tuo tavolo è assai accattivante.
Foto splendide!
Buon 1 maggio.
Prelibata 1 maggio 2017 (12:52)
Grazie Patty.. quando vuoi, ti aspettiamo 😉