Riso nero Beppino alla VanGogh
Riso nero integrale con verdure colorate di stagione.
Il 7 Ottobre nella mia città è stata aperta la mostra di Van Gogh, “Tra Grano e Cielo”.
Ispirata da questo clima “colorato” che si respira in città e in provincia, oggi, in una giornata grigia e nebbiosa, per un pranzo dietetico e vegetariano, ho preparato il riso nero integrale.
Non è semplicemente un riso nero integrale, ma è il nero Beppino!
Vi ricordate la mia giornata alla fantastica festa di Isola della Scala e la visita alla Riseria Melotti?
Se ve la siete persa la trovate qui.
INGREDIENTI
- Le quantità sono calcolate per persona
- 100 gr di fagiolini freschi
- 100 gr di zucca
- 80 gr di riso nero integrale
- cavolo cappuccio anche cotto versione vegana
- Un spolverata di pecorino per la versione semplicemente vegetariana
- sale-pepe-noce moscata
- olio
PREPARAZIONE
- Mettete l’acqua sul fuoco e buttateci il riso quando bolle.
Il riso nero integrale ha una lunga cottura, anche 50- 60 minuti.
Se mettete il riso nero direttamente nell’acqua fredda, mettetene la qt di acqua 2,5 volte il peso del riso e lasciate cuocere piano piano.
L’Acqua si consumerà ed il riso sarà pronto.
Questo tipo di cottura però a mio parere si adatta a condimenti più sugosi di quello preparato oggi per il riso alla Van Gogh.
- Scottate i fagiolini in acqua calda salata, curati lavati e tagliati a piccoli pezzi. Devono risultare cotti ma croccanti, quindi i minuti dipenderanno molto dalla dimensione del fagiolino.
- Cuocete la zucca mondata e a pezzetti in acqua leggermente salata.
- Successivamente riducetela a crema con un mixer e aggiungetevi una spolveratina di noce moscata
- Tagliate il cavolo cappuccio molto sottile e scottatelo leggermente in padella con una goccia di olio, conditelo con sale e pepe
- Unite le preparazioni
- Sul piatto mettete la crema di zucca, sopra poneteci il riso che avrete unito ai fagiolini e al cavolo cappuccio.
Questo è un primo che può essere mangiato anche freddo, oppure da preparare gli ingredienti in precedenza ed unirli dopo averli scaldati al momento di servire il piatto.
Non vi rallegra la giornata un piatto così colorato?
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