• Trentingrana d'alpeggio

Pasta Erborì con spuma calda di Trentingrana d’alpeggio

Trentingrana d’alpeggio e pasta Erborì due eccellenti ingredienti

Sono sempre tornata dai miei viaggi portando a casa dei prodotti tipici dai luoghi dove ero stata.

Prodotti artigianali che raccontano la cultura del territorio.

In fondo è proprio da questa mia passione che è nata Prelibata.

Condividere le storie dei luoghi e degli artigiani attraverso il cibo, come ho sempre fatto nelle cene con gli amici.

Per me tutto ciò è molto di più di portare a casa e condividere semplicemente qualcosa da mangiare.

Da questi miei “percorsi nel gusto”, porto a casa delle emozioni e molti nuovi saperi.

Porto a casa e cerco di condividere queste mie esperienze per una maggiore conoscenza e comprensione del cibo che ci nutre.

Il bottino del tour del Primiero

Dal tour del Primiero, di cui vi ho dettagliatamente raccontato nell’articolo ” Tour del Primiero itinerari ecosostenibili“,  ho portato a casa molte cose.

Emozioni, valori, insegnamenti, divertimento, un bellissimo libro di donne che cucinano come premio della sfida e …

Formaggio, tanto formaggio del Caseificio del Primiero. In particolare il Trentingrana d’alpeggio di latte crudo presidio slow food con il quale voglio preparare un primo piatto gustoso con la  pasta di Erborì.

 

trentingrana d'alpeggio e pasta erborì

 

Erborì piante officinali

E’ la piccola azienda di Elisa. Una giovane mamma di quattro bambini che, con passione, coltiva e raccoglie piante officinali ed erbe spontanee di montagna, curandone l’essicazione e il confezionamento.

Elisa di Erborì ha trasformato una tradizione locale nel suo lavoro, coinvolgendo anche la sua famiglia.

Ha seguito corsi e ottenuto la certificazione da Trentinerbe, per fare quello che le nonne hanno sempre fatto.

Con il massimo rispetto del territorio, Elisa ha unito l’uso antico delle erbe officinali alla modernità.

Potete incontrare Elisa di Erborì nei vari mercatini e negli eventi del Trentino. Potete andare a trovarla direttamente nella sua Azienda agricola a San Martino di Castrozza. Ma la trovate anche on line nel  sito www.erborì.it.

Veramente fantastica la sua pasta di semola di grano duro senza uova, Santoreggia, Ortica e Timo,  che ho preparato insieme al trentingrana d’alpeggio.

 

trentingrana d'alpeggio e pasta erborì

Che cosa intendiamo con: Erbe officinali?

In passato conoscere le erbe officinali era indispensabile perché erano l’unica soluzione per la cura delle malattie.

Se ne occupavano principalmente le donne, ma la tradizione cambiava di luogo in luogo.

Chiamarono “officinali” tutte le erbe e le piante usate dagli speziali,  cioè dagli antichi farmacisti.

La pasta di Erborì che ho utilizzato per la ricetta contiene la Santoreggia e l’Ortica ed ero curiosa di scoprire le proprietà  curative di queste piante.

La Santoreggia: pianta perenne dalle proprietà afrodisiache, tanto da esserne vietato l’uso nei monasteri.

trentigrana d'alpeggio e pasta erborì

La Santoreggia ha proprietà  antivirali e antibatteriche. Consigliata per la cura di raffreddori e influenze.

Indicata contro l’affaticamento cardiaco in quanto ottimo cardiotonico. Il suo uso riduce i  livelli di colesterolo cattivo LDL ed aumenta il colesterolo buono HDL.

Se strofinate la Santoreggia sopra la puntura degli insetti vi aiuterà a far passare il prurito.

Il sapore? ottimo.. vagamente somigliante al limone e al timo.

Ortica:

Anche l’ortica è stata largamente usata per le sue proprietà curative. Di questa erba spontanea ho già scritto nel post dedicato proprio a questa erba. Ortica da bere e da mangiare 

trentingrana e pasta erborì

Nella ricetta ho utilizzato anche due tipi di fiori eduli.

Ora è di moda decorare i piatti con erbe e fiori. A me piace mettere dentro al piatto solo quello che poi viene mangiato, anche se riconosco che quello dei fiori nei piatti dona una bella nota di colore.

Elisa raccoglie i fiori commestibili e li essicca.

I fiori di Erborì possono essere usati per decorare i piatti ma anche come ingredienti vero e propri. Basta  rigenerarli con un po’ di acqua oppure con del burro fuso, se vogliamo utilizzarli come condimento.

 La Calendula:

trentigrana d'alpeggio e pasta erborì

Da anni conosco l’uso fitoterapico della crema di calendula. E’ fenomenale per alleviare il dolore dato dalle bruciature. La calendula ha un colore meraviglioso e sembra che  abbia anche proprietà anticongestionanti.

La Malva:

trentigrana d'alpeggio e pasta erborì

Adoro il profumo ed il colore di questo semplice fiore di campo. Sono conosciute le proprietà emollienti e antinfiammatorie viene usata in creme ma anche per tisane.

trentingrana d'alpeggio

Trentingrana d’alpeggio formaggio a latte crudo presidio Slow Food

Trentingrana 18 mesi con latte d’alpeggio.  E’ un grana speciale ed è molto ricercato. Viene  prodotto con il latte crudo di malga, solo nei mesi estivi quando cioè le mucche sono a pascolare nei prati d’alpeggio. Il suo gusto racchiude tutto il sentore erbaceo e floreale dei pascoli d’alta quota. E’ prodotto soltanto da due caseifici trentini: il Caseificio di Primiero e il Caseificio Sociale Presanella. Nel periodo che va da giugno a settembre ne vengono prodotte circa 800-1000 forme, a seconda della disponibilità d’erba.

Pronti per la ricetta?

Ecco gli ingredienti:

  • 250 gr di pasta Erborì con Ortica, Santoreggia, Timo.
  • Fiori eduli: Calendula e Malva.
  • 200 gr di Trentigrana d’alpeggio.
  • 120 ml di panna fresca.
  • 2 tuorli.

Preparazione:

  • Mettete una pentola con  1 litro di acqua sul fuoco.
  • Quando l’acqua bolle, salatela con un pugno di sale marino grosso.
  • Buttate la pasta e cuocetela per circa 8-10 minuti, controllate il punto esatto di cottura assaggiandola.

Nel frattempo preparate la spuma di formaggio con il trentingrana d’alpeggio:

  1. Sciogliete a bagno maria il trentingrana con la panna.
  2. Spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
  3. Aggiungete i tuorli, rimettete il composto sul fuoco a bagnomaria e montatelo fino ad ottenere una spuma.
  4. Tenetelo da parte in caldo, finché la pasta non sarà cotta.

Impiattamento:

  1. Mettete la pasta scolata in una padella, lasciandoci un mestolo di acqua della sua cottura.
  2. Aggiungete metà della spuma di trentingrana e amalgamate per bene.
  3. Impiattate mettendo la  spuma rimanente come base.
  4. Servite con i fiori eduli che avrete reidratato con un pochino di olio oppure con  del burro fuso.. magari di Butìro. Ma qui inizia una nuova storia!

 

 

trentingrana d'alpeggio

 

Fonti:

Le immagini e le notizie riguardanti le piante officinali sono di Erborì.

Le informazioni riguardanti il Trentingrana d’alpeggio provengono dal sito del Caseificio sociale e dal libro “Formaggi d’Italia” di  Slow food.

Prima di lasciarci …

Vi interessa saperne di più sui formaggi a latte crudo?

Potete leggere la mia ricetta di ” Tortino di Pignoletto d’oro con formaggio al latte crudo”, che non è solo una ricetta ma è anche la storia di una paese che si stringe attorno alle sue eccellenze.

trentingrana d'alpeggio

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